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Il 21 novembre in collaborazione con la Style Coach Giovanna Vitacca terrò un WEBINAR sulla
PSICOLOGIA DEL COLORE, dal titolo
Colore & Psiche

Tutto intorno a noi è colore

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Il progetto inizialmente nasceva come workshop in aula, a cui veniva dedicata un’intera giornata. Il Workshop era pensato per essere svolto dal vivo, nel Petit Atelier di Giovanna, ma vista la situazione pandemica generale, italiana, europea, e mondiale, che ci attanaglia come una morsa, abbiamo optato per farlo diventare un WEBINAR. Una vera e propria risorsa che permette di avere un pubblico più ampio, poiché è sul web. E quando la situazione sarà migliorata e finalmente ci potremmo vedere in serenità, lo faremo dal vivo, per l’intera giornata con tutte le sorprese che vi avevo preparato.

COLORE & PSICHE  

Viaggio attraverso la Psicologia del Colore per conoscere il vero potere delle varie tonalità cromatiche 

Come i colori influenzano, condizionano e plasmano la nostra PSICHE. Riconoscere ed essere consapevoli di quali siano le sensazioni, le vibrazioni e le emozioni che ci stimolano

Il colore come elemento terapeutico in grado di influire positivamente sul sistema nervoso, sul nostro umore e quindi su tutto il nostro sistema psicofisico. Le varie nuance influenzano la nostra vita e le nostre relazioni, esserne consapevoli aiuta a vivere bene e a migliorare la nostra qualità di vita, promuovendo un benessere generale.

Il WEBINAR approfondisce e analizza quali siano realmente i colori in grado di infondere benessere e quali, viceversa disagio. Quando l’universo della psicologia incontra il mondo dei colori sorge un vero e proprio arcobaleno di percezioni, un caleidoscopio emotivo, variabile a seconda della diversità individuale e delle caratteristiche di ognuno.

A CHI SI RIVOLGE ?

Webinar Colore e Psiche Elisa Sergi

Il WEBINAR si rivolge a coloro che ambiscono ad avere più consapevolezza dei propri meccanismi psicologici in riferimento ai colori e alle nuance che gravitano intorno alla propria vita. Quali sono i colori in grado di donare benessere e viceversa quelli in grado di destabilizzarci. Ci sono linee guida sui significati ma la soggettività la fa da padrona.

  • Alla scoperta dell’universo dei colori e della sua MAGIA.
  • Le partecipanti faranno un viaggio attraverso la psicologia del colore con aspetti TEORICI e PRATICI relativi alla propria consapevolezza. 
  • L’ OBIETTIVO è che si portino a casa nozioni psicologiche, teoriche ed esperienziali su quello che di positivo e negativo può stimolare il colore a livello individuale. Spunti di riflessione per avere più consapevolezza degli effetti che la scala cromatica esercita sulla nostra vita. Tutto ciò per scegliere i colori in grado di donare benessere, a partire dalle mura domestiche, al make up e alle nuance degli abiti. 
  • I BENEFICI di questo workshop saranno riscontrati nel quotidiano, a partire da una maggiore attenzione su quelle che sono le sensazioni e le emozioni che il colore è in grado di stimolare sulla psiche, dalle relazioni allo stato d’animo percepito. Questo al fine di promuovere un benessere psicofisico e avere un impatto importante sulla qualità di vita personale.

Consapevolezza psicologica e nozioni pratiche

Benefici reali, impattanti sulla propria vita 

Come il colore incide positivamente o negativamente sulla nostra psiche.

Il colore è vita e senza di esso non si vive.

Ciascuno di noi ha i propri colori AMICI e quelli NEMICI.
Tu sei consapevole di quali siano i tuoi?
SCOPRILO 

Per info e dettagli, CONTATTAMI 

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E’ tornato come sempre a gennaio, l’appuntamento fiorentino più glamour dell’anno, Pitti Immagine Uomo, giunto alla sua 97° edizione. Dal 7 al 10 gennaio alla Fortezza da Basso di Firenze.
Questa kermesse regala alla mia città, una settimana dedicata alle tendenze, al business e al colore legato al mondo del fashion e del beauty.

IL MIO VIDEO

Cos’è per me Pitti Uomo?

Appuntamento immancabile per tutti i fashion addicted e per tutti i mondani che vogliono sfoggiare se stessi e le loro creazioni. Adoro questa manifestazione che da sempre mi regala, divertimento, spunti e adesso tanti contenuti per i miei canali web. Quando ero più piccola, il Pitti rappresentava una ghiotta occasione lavorativa, nella quale potevo mettermi in tasca qualche soldino, grazie al lavoro di modella. I giorni della fiera erano contraddistinti anche da serate divertenti con le amiche in giro per le feste. Quanti ricordi divertenti!!! Erano gli anni dell’università, in cui puntualmente i giorni del Pitti, coincidevano sempre, o quasi, con le sessioni estive e invernali degli esami finali. La cosiddetta “Legge di Murphy”.  In quelle caotiche settimane, non volendo rinunciare a niente, spesso facevo salti mortali, cercando di far coincidere tutto, il più delle volte, riuscendoci fortunatamente.

Pitti Immagine Uomo 97°

Elisa Sergi pitti blogQuest’anno se devo essere sincera, ho notato un clima più sommesso, leggermente ridimensionato, rispetto agli anni scorsi, quasi ci sia una voglia di “normalità”, (parola che non sopporto) o “sobrietà”, insomma un mood lievemente sottotono per gli standard del Pitti. Forse un ritorno ad un concetto di eleganza senza troppe forzature, né stranezze, né eccentricità estreme. Anche tra i più assidui frequentatori della manifestazione, ho riscontrato più sobrietà, anche se la caccia al fotografo è ovviamente sempre in voga.

In effetti tutto ciò non mi stupisce, basta guardarsi intorno, leggere i giornali, vedere un TG o anche leggere le news dell’iPhone, per capire che il clima nazionale (e mondiale) non è sereno. Crisi socio-politico-economico, disastri ambientali, situazioni catastrofiche a livello politico, insomma un grande caos…nel quale ogni settore vacilla, moda compresa.

Il primo giorno, non ho visto molta affluenza, anche se il boom di visite si registra solitamente nella seconda giornata. Mi è sembrato un Pitti dall’inizio un po’ rallentato, che faceva fatica a prendere il via. Girellando tra gli stand, non ho potuto fare a meno di notare che l’affluenza rispetto agli anni scorsi, era assai ridotta. Qualche ingenuo ha ipotizzato a causa del pungente freddo che ha abbracciato Firenze in questi giorni, ma i più informati  sanno che la mancanza di alcuni buyer russi, è da attribuirsi alla concomitanza del Natale celebrato dagli ortodossi. In effetti non mi spiego il perché è stata scelta tale data, anticipando il tutto. Se non ricordo male ogni“winter” Pitti si svolgeva intorno alla metà di gennaio, dal 13 in poi.

SHOW YOUR FLAG at Pitti Uomo

Elisa Sergi pitti uomo blogMostra la tua bandiera, Show Your Flag, questo è il tema dell’edizione 97. Argomenti importanti quelli che vogliono veicolare l’art director Angelo Figus e il set design di Alessandro Moradei. La volontà è quella di celebrare il tessuto, che si libra nell’aria, con un movimento che ricorda appunto quello delle bandiere. Esse infatti rappresentano appartenenza e il valore intrinseco del legame. Messaggi positivi legati alla consapevolezza che ognuno possa essere bandiera di se stesso e dei valori in cui crede.  In tutto questo scenario si colloca il tema della sostenibilità ambientale, tematica sempre più urgente e impellente, alla quale non possiamo non pensare. Sono molti i brand che quest’anno presentano una stagione green legata all’ambiente e al riciclo. Per la prima volta al salone è nata una nuova area dedicata a questo aspetto, Think Greenfocalizzata proprio su aspetti legati all’eco-design e all’eco-retail. Inoltre per la prima volta il Pitti ospita Reflections, spazio dedicato alla condivisione di idee e al confronto tra persone, stilisti, protagonisti della moda e non solo, che debutta con il concept Land Flag: From Waste to New Materials, ovvero una vera e propria riflessione sui consumi, sul riciclo e sulla seconda vita di ogni materiale, plastica compresa.

Per leggere l'articolo della precedente edizione del Pitti Uomo, leggi qui.
Per vedere il video della scorsa stagione, clicca qui.

EVENTI Pitti Uomo

Come sempre Pitti è sinonimo di Eventi, sia durante la giornata, sia in serata. Ecco i principali appuntamenti di questa 97° edizione.

75 anni di Brioni, firma di lusso della moda maschile che proprio a Firenze nel 1952 è stata protagonista della prima sfilata di moda maschile della storia, ospitata nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. La nuova collezione della griffe viene presentata nel giorno di inaugurazione della manifestazione, il 7 gennaio, con un’installazione curata da Olivier Saillard a Palazzo Gerini (dalle ore 17.00 in poi, su invito).

Lo spazio della Dogana, in via Valfonda, è la location della mostra fotografica Human Landscapes, un viaggio on the road compiuto negli Stati Uniti dal fotografo britannico James Mollison per Blauer. L’evento e espositivo, curato da a Felice Limosani, viene inaugurato martedì 7 gennaio alle ore 16 su invito e poi è aperto al pubblico da mercoledì 8 gennaio fino a venerdì 10 gennaio, dalle ore 10 alle ore 18. Sempre alla Dogana di Firenze, Woolrich celebra i suoi 190 anni l’8 e 9 gennaio con “The Ultimate Woolrich Experience”, installazione su 3 ambienti nella quale viene anche presentata la Woolrich Arctic Capsule, tributo all’evoluzione dell’Arctic Parka.

Elisa Sergi pitti uomoDentro la Fortezza da Basso, nei 4 giorni di Pitti Uomo il Lyceum, diventa un luogo di confronto con il pubblico per gli incontri di Land Flag: From Waste to New Materials, una serie di conversazioni curate da Angela Rui. Questi gli ospiti: l’esploratore e performance coach Alex Bellini, la direttrice del MAAT di Lisbona Beatrice Leanza, il fisico e astronomo Fabio Peri, la  direttrice di Wallet Magazine Elise By Olsen, la direttrice del Center for Micro-BioRobotics Barbara Mazzolai, il pianista e compositore Vittorio Cosma.

Durante la kermesse sono previsti eventi speciali organizzati da famosi brand per presentare le loro ultime collezioni con veri e propri defilé. Si va da Jil Sander, con il fashion show nel complesso di Santa Maria Novella, allo sportswear di Sergio Tacchini protagonista nella serra del Roster, dal debutto sulle passerelle di K-Way,(Palazzo della Borsa Valori) al designer Stefano Pilati alla Stazione Leopolda.

Il 7 gennaio Brunello Cucinelli organizza una cena nel Teatro della Pergola. Il British Institute ospita il cocktail organizzato per The Campaign for Wool con tanto di messaggio del principe Carlo.
Al cinema Odeon, c’è la festa di Supe Design, mentre Antony Morato ha scelto l’Audiorium di Santo Stefano al Ponte per il suo party.

L’8 gennaio Roy Rogers inaugura il nuovo store in via della Vigna Nuova. Sempre giovedì Esquire Italia organizza un cocktail party al Ralais Santa Croce; i Bowland e dj Tommy Vee sono protagonisti all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte per il party di BePositive; all’hotel Lungarno 4 aziende interpretano il tessuto H.O.P.E. di Vitale Barberis Canonico realizzando prodotti sostenibili, il tutto accompagnato da cocktail party e dj set.

Il 9 gennaio 2020: Canali presenta la sua collezione al Cinema Odeon.
Al Four Seasons si tiene uno showcase sull’eccellenza sartoriale con i brand selezionati da Alex Dordevic di DeGorsi.”

Questo virgolettato, riguardante gli eventi del Pitti Uomo, è stato estrapolato da: Ilreporter.it

Per leggere l'articolo della precedente edizione del Pitti Uomo, leggi qui.
Per vedere il video della scorsa stagione, clicca qui.

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Se è vero che il tacco è sempre il tacco, e che le/gli amanti dello stiletto o dello spillo 12 non si arrenderanno mai, è anche vero che c’è stato un forte cambiamento di tendenza. Adesso impazza la sneaker-mania, tendenza unisex che ha colpito tutti, ma proprio tutti, dai vip, agli influencers a noi persone comuni (che di comune non abbiamo proprio niente ?). 

La tendenza è confermata da un calo relativo alle vendite delle scarpe con il tacco, si stima infatti che nel 2017 negli USA, abbia avuto un meno 11%, a favore delle flat shoes.
Le sneaker, invece hanno avuto un 37% di incremento, non male!

La scarpa da ginnastica, o anticamente chiamata anche scarpa da tennis, adesso è un vero e proprio must che ogni donna (ma anche ogni uomo) ha nella propria scarpiera. Parte integrante della vita di tutti i giorni, quel casual basic, che a seconda dell’abbigliamento sta bene su  tutto o quai. Adesso si è sdoganato anche la sneaker con la gonna, un tempo, considerata una vera e propria mancanza di buon gusto.

Siamo nell’era 4.0., nella quale, il comfort è l’unico vero autentico lusso che una persona si possa concedere, purché libera da schemi mentali intrappolanti, stereotipati e maschilisti. La donna, ha un fascino molto maggiore quando si sente a proprio agio e si piace, e questo è del tutto indipendente dalla scarpa che porta al piede. Per la mia esperienza, posso dirvi che vedo molta più libertà, sicurezza e sex appeal, in una donna che porta la sneaker, rispetto ad una donna che porta costantemente tacchi. Una donna sempre in tacchi, non trovo che abbia classe, tutt’altro. Non è un tacco a “impreziosire” una donna, bensì il suo cervello.

A meno che non sia la classica occasione in cui il tacco è l’unico must (ma l’occasione qual’è veramente?? esiste ancora?? gli Oscar forse… allora ok ?)  optare per il tacco ogni giorno, quotidianamente, a mio avviso non è molto di buon gusto. Anche gli stilisti, concordano nel messaggio che sacrificare la comodità a scapito di ideologie (per altro antiquate e sessiste) è sicuramente out, fuori moda e autolesionista ?.
Persino negli ambienti lavorativi, la formalità non è più sinonimo di tacco, ma di buongusto, ordine, comfort e libertà.
Parliamoci chiaro, il tacco va saputo portare punto e basta. Altrimenti meglio una bella ginnica, o una classica ballerina. Quante volte vediamo donne, anche molto belle, camminare sgraziate, curve, traballanti, insicure su tacchi vertiginosi, trovo sia una cosa davvero comica e per loro assai imbarazzante. La vera bellezza è grazia, disinvoltura, classe e libertà. La cosa centrale è capire che  non sarà un tacco a renderci più interessanti ai nostri e agli altrui occhi, ma un modo di essere, e quello parte da dentro, o si ha o non si ha, anche se è possibile lavorarci.
Noi donne, siamo per natura multitasking, se poi siamo mamme, ancor di più, è una questione di sopravvivenza. Dalla mattina quando ci svegliamo, non ci fermiamo mai, tra mimmi, marito, lavoro, palestra e qualche uscita con le amiche, tutto di fretta e furia, il tacco è impensabile, anche perché a lungo andare, portato quotidianamente, può danneggiare la nostra postura, già ampiamente provata, da figli, spesa, etc…
Se penso a brand a cui inizialmente non davo una lira, per usare un eufemismo, come Ugg, Birkenstocks e Crocs, sorrido pensando a quanto mi sbagliavo. Quando vedevo inodossate le Ugg, rabbrividivo solo a vederle, le chiamavo “Big Foot”, fino a quando, non le provai… Ecco in quel preciso momento mi si aprì un mondo. Il comfort si impossessò di me.

Insomma amiche, lo street-style è un mantra oggi giorno, l’era di Sexy and the City, dove i tacchi si indossavano di giorno e di notte, è ampiamente terminata. I tacchi è bene lasciarli nei guardaroba dei set cinematografici, e di qualche fashion blogger di dubbio gusto.
Voglio vedere se Sarah Jessica Parker, tutti i giorni gira in tacchi, con le sue discutibili Manolo…io non credo proprio.

 

Un must che non invecchia mai, dalle mille forme e colori, stili e particolarità, sempre  adatto ad ogni occasione e sicuramente presente nel guardaroba di ognuno di noi…

sto parlando ovviamente di lui, del cappello.

Questo formidabile accessorio, non invecchia mai, è un vero e proprio evergreen, possiamo definirlo, senza ombra di dubbio, il capo più versatile di tutti. Ogni persona, di ogni età, con il suo particolare stile, inconfondibile e unico, può indossare questo indumento/accessorio super versatile.

Io sono di parte, perché amo questo accessorio, ma credo che sia universalmente insostituibile, in quanto utilissimo per ogni stagione, in caso di freddo, neve, pioggia, ma anche di sole e caldo, adatto per coprire e riparare la nostra preziosa (opinabile ?) testolina. Passa il tempo, passano le mode, gli stili cambiano, ma questo indumento non tramonterà mai. Accessorio versatile e in grado di far risaltare il viso di ogni persona, basta avere l’accortezza di trovare la forma giusta, che si adatti al nostro viso, ed il gioco è fatto!

Per quanto mi riguarda io adoro ogni tipo di capello forse il cappello che mi piace meno è quello con la tesa, il classico da baseball o del repper, quello non l’ho mai indossato anche perché non mi dona particolarmente, per il resto adoro indossare ogni tipo di cappello. Mi piacciono sia i modelli morbidi, che si adagiano morbidamente sulla testa, coprendo anche fronte e orecchie, come ad esempio i berretti in lana, con il pon pon, il Basco alla francese, trovo che sia molto stiloso, così come la Coppola, ma quelli che trovo sicuramente  più accattivanti e che mi piacciono maggiormente sono i classici Fedora, Trilby e Cloche.

Al Pitti Uomo, ho avuto la possibilità di conoscere da vicino l’azienda Doria1905, una ditta Bolognese, che realizza prodotti fatti a mano, confezionando un made in Italy di vera qualità. Realizzano prodotti con uno stile classico e senza tempo, interpretandoli in chiave moderna per essere contemporanei e all’avanguardia, rispolverando i grandi classici senza tempo.

 ? E Voi quale cappello preferite? ?

[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/p2oldAI6cY0″ align=”center”][vc_column_text]Dopo la frenetica e caotica settimana del Pitti Immagine Uomo, torna il consueto appuntamento con Pitti Bimbo, la tre giorni dedicata alle ultime tendenze della moda per i più piccoli. 

Oltre alle solite collezioni quest’anno, sono stata colpita in particolar modo da alcuni allestimenti che ho trovato veramente adorabili… 

In primis senza dubbio, quello che mi è piaciuto di più è stato soprattutto lo stand della Barbie, la mitica icona che ha fatto sognare, come me, milioni di bambine (e a volte anche bambini) di tutto il mondo.
Stile, classe ed eleganza, racchiuso in una bambola di pochi centimetri, abbigliata in maniera sempre diversa, con look impeccabili e variopinti a seconda del mood e delle mode del momento.
La mia preferita in assoluto, ma anche la più venduta di sempre, era la “Barbie Totally Hair”, con capelli frisè lunghissimi e con un abitino mini dai colori sgargianti.

 

Chissà che fine avrà fatto la mia Barbie? Sicuramente mia madre, l’avrà regalata a qualche bambina più piccola di me, quando non ci giocavo più.
You can be anything: mi piace il nuovo messaggio che si vuole veicolare, ovvero:  “Tu puoi essere ciò che desideri”, uno slogan che adoro e che trovo molto efficace, il motto è PACE, acronimo per Positive Attitude Changes Everything, che tradotto significa: l’approccio positivo migliora tutto.
C’è una corrente di pensiero anti-Barbie, che rivendica il fatto di rappresentare un’ideale femminile di bellezza irrealistico, come un estrema magrezza e perfezione estetica.
Da pochi anni a questa parte, sono uscite in commercio le amiche di Barbie, bambole di etnia e corporatura differente, non mancano anche quelle oversize, così da accontentare tutti.

E poi Alice in wonderland …con i suoi personaggi stravaganti e meravigliosi : il Bianconiglio, il Brucaliffo, Stregatto e il Cappellaio Matto.
La mia favola preferita di sempre, il bellissimo racconto di Lewis Carroll uscito nel 1865 ma reso celebre, come molte altre fiabe, dall’omonimo cartone animato firmato Walt Disney, nel 1951.

E ancora Hello kitty, il gattino bianco, nato negli anni 70, da una designer giapponese, e diventato ben presto famoso in tutto il mondo.

E per finire un tuffo negli anni 80/90 con gli storici videogiochi e i mitici flipper, gli immancabili amici che tenevano compagnia nei bar e nelle sale giochi, prima dell’avvento delle consolle domestiche e degli smart-phone,  un vero e proprio revival di ricordi che mi ricorda la mia infanzia, paleolitico per le nuove generazioni.

Quanta nostalgia![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][/vc_column][/vc_row]

[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/jqMt6WUaRpw” align=”center”][vc_column_text]Due volte l’ anno arriva (a gennaio e a giugno) la fatidica manifestazione che accoglie al suo interno tutti coloro che sono nel settore moda, aziende, brand e soprattutto fashion addicted, o come chiamo io, i Pitti’s people.

Andando in giro per gli stand, il mio interesse inevitabilmente cade seopre sulle cose e sugli accessori che adoro ovvero: cappelli, scarpe e occhiali.

Ormai è un appuntamento imperdibile, e super gettonato, io mi diverto motlo a spiare, guardare e commentare tutto ciò che ruota intorno al Pitti, dalle situazioni alle persone… è bello perchè in questo contesto, più sei stravagante, colorato e un po’ matto e  più sei in tema con il mood Pitti!

Anche per me l’appuntamento di Pitti Immagine Uomo, è un’ccasione di divertimento nella quale posso sbizzarrirmi, vestendomi un po’ estrosa e colorata, incontrando vecchi amici e conoscendo persone sempre nuove.

Questa è la magia del Pitti, dove il particolare, la stavaganza, le tendenze e  tutto ciò che è non convenzionale, sono i protagonisti indiscussi di questa settimana fiorentina.

La chiave per essere in tema in questa importante fiera fiorentina, è rincorrere l’originalità con un tocco di sana e divertente follia, infatti la cosa che adoro di questa manifestazione sono i personaggi caratteristici, i Pitti’s People, che catturano l’attenzione di chiunque.

Personaggi, situazioni e installazioni super, fanno come sempre da cornice a questa meraviglia fiera, quest’anno abbiamo avuto addirittura la neve in una stanza.

Buon Pitti a tutti e arrivederci alla prossimo edizione che sarà la numero 96.

Gravidanza e allattamento sono quei momenti in cui le nostre forme subiscono grandi cambiamenti,  che possono accompagnare attimi di sconforto per il nostro mutato aspetto fisico. L’importante è cercare escamotage che ci donino una bella prospettiva, come ad esempio abbigliarsi in maniera strategica, valorizzando certe forme piuttosto che altre, insomma piccoli accorgimenti per sentirsi più a nostro agio. Per esperienza personale so benissimo che non è facile vedersi bene con abiti che indossavamo prima di lievitare, inoltre nel giro di poco tempo dobbiamo capire cosa possiamo mettere e cosa no. Parlando di gravidanza, personalmente sono contaria a spendere soldi inutili per roba premaman, in quanto nei nostri armadi, sicuramente ci  sono cose larghe e che possono starci ancora, nonostante pancia e i chiletti di troppo. Se proprio avete voglia di fare un po’ di shopping, e questo lo capisco benissimo 😉 vi consiglio di non acquistare abiti premaman, che poi non riuserete,  ma strategici e versatili vestiti multiuso, come ad esempio i classici abitini impero, abbondanti nella zona della pancia e stretti sul seno, magliette oversize magari calate su una spalla, o T-Shirt maschili magari appositamente tagliate con le forbici sul collo e abbinabili con un jeans o un leggins.
Anche le fantasie possono venire in nostro aiuto, adesso vanno tantissimo quelle colorate e quelle con stampe floreali, che donano un aspetto primaverile e fresco.  A me piace molto lo stile bohemian, che in questi casi è perfetto, grandi gonne lunghe fantasia o contornate da pizzo, maglie ampie e scollate con qualche nappina qua e là, trovo siano tutte soluzioni molto chic. Non occorre spendere grandi cifre, tante cosine carine si possono trovare a buon prezzo anche nei mercatini rionali.
Un altro esempio, capace di slanciare la figura, è la fantasia con righe verticali, che aiuta grazie al suo effetto ottico a snellire dove c’è più bisogno.In ogni caso, vi consiglio sempre di provare i vestiti che volete acquistare, perché un conto è vederli su un manichino o su una modella, un conto è indossarli, calandoli sulle nostre forme. Attenzione agli acquisti on-line, assicurarsi che ci sia il reso gratuito e rimborsabile, sennò il rischio è di sovraccaricare il nostro armadio di roba inutile. Per quanto riguarda l’abbigliamento per l’allattamento,un solo requisito è importante, ovvero la facilità di scoprire agevolmente e velocemente il seno. No ad abitini interi accollati che non scoprono il seno, si ad abiti spezzati con un sotto e un sopra, si alle magliette scollate meglio ancora abiti abbottonati sul davanti, camicie o top senza spalline. Vi consiglio di acquistare da H&M i reggiseni per l’allattamento, ce ne sono tanti e diversi, io mi sono trovata benissimo con quelli in microfibra, che vendono in confezioni da due.
In questi momenti, in cui è facile sentirsi più fragili, non possiamo e non dobbiamo trascurarci sotto nessun aspetto, in teoria questo vale sempre, ma a maggior ragione in tali difficili periodi di cambiamenti corporei e psicologici.  La regola è tenersi,  curare il nostro aspetto fisico e il nostro abbigliamento, l’umore si tiene alto anche così, perché piacersi è molto importante e l’immagine che ci tornerà dallo specchio, è fondamentale per il nostro assetto psicologico. Perciò tutto ciò che  ci rende felici è una priorità sacrosanta. Mai rinunciare a sentirsi bene e a proprio agio con il nostro corpo, anche se questo cambia ingrossa o si modifica.

[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/-OD8ZizgIsg”][vc_column_text]Fiori e decorazioni da indossare, l’ultimo trend di questa fiera milanese. Un ritorno agli anni ’70, quando ogni ragazza d’estate sfoggiava la sua coroncina di fiori. Hippy mood, boho chic inspiration! La filosofia adesso è green & glam sostenere la moda ecosostenibile.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/Z9TNyJ1WOSk”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Sono andata a curiosare a Pitti filati e come volevasi dimostrare, niente da vedere, niente di interessante. Unico spunto di riflessione, un manifesto femminista che mi ha stuzzicata ad affrontare l’antico tema del pelo…[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/WdRz4fgADs0″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Pitti Uomo edizione 93. Guardate nel video le ultime tendenze del mondo fashion, e i coloratissimi personaggi che ruotano ogni volta intorno a questo appuntamento.
Buon divertimento[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]