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PSICOLOGIA DEL BLU

Continua il mio viaggio attraverso la Psicologia del colore, stavolta è il turno del Blu e delle sue mille declinazioni di tonalità che vanno dal blu scuro, al blu elettrico, all’azzurro, al turchese per poi finire con il celeste.

Da sempre il colore blu simboleggia la tranquillità, la calma e l’equilibrio. Questo colore è in grado di generare in chi lo osserva, in chi lo indossa un generale senso di quiete. Un colore agli antipodi del rosso, che come abbiamo detto è un colore che ha una forte reattività, che induce all’azione, a volte anche alla compulsione. Il blu invece, al contrario, ha una grande capacità di rilassare mente e corpo, favorendo un senso di relax, aiutando anche ad allontanare l’ansia.

Il Blu è considerato un colore freddo, in grado di rafforzare l’intuito, raffreddando gli istinti passionali a favore di sentimenti più profondi ed emozioni più elaborate.

Le mille tonalità di blu, azzurro, celeste, turchese,  sono i colori della natura, del mare del cielo, dell’acqua. Acqua come elemento che nutre, disseta e purifica. Il blu è il colore della pace, del silenzio, della tranquillità, ma anche della conoscenza, dell’intelligenza e persino della creatività.

Questo colore si declina in  mille sfumature psicologiche, che vanno dalla calma, al distacco, all’introspezione, alla concentrazione, al sogno ma anche alla rimuginazione, alla freddezza, fino anche alla tristezza, non a caso il termine blues è associato a stati depressivi, o comunque di tristezza  o umore basso.

INFLUENZA DEL BLU

Un colore legato anche ad una forte spiritualità, alla contemplazione, alla meditazione, collegato anche all’idea  di inconscio e dell’infinito, si è visto come sia capace di incentivare le emissioni delle onde alfa del nostro cervello.

Il blu e le sue sfumature hanno proprietà calmanti, diminuiscono i battiti cardiaci, e  il ritmo respiratorio,  stimolando il sistema parasimpatico. Il colore ideale per coloro che soffrono di  di ansia, tachicardia, palpitazioni e nervosismo. Un colore che distende, perfetto in caso di stress, irritabilità e grande attivazione.
Attenua l’agitazione infatti è usato nei contesti dove si vuole indurre un certo stato di calma e tranquillità, come ad esempio nelle cliniche adibite alla salute mentale. Lo stesso effetto è identico anche negli animali, infatti spesso gli ambulatori veterinari sono di colore celeste. In una stanza con le tonalità del blu la sensibilità al freddo aumenta, e si placa l’appetito.

Indicato per le pareti della camera poiché concilia il sonno e la concentrazione, per questo è adatto anche per coloro che studiano.

GLI AMANTI DEL BLU

Questo colore è in grado di mettere d’accordo tutti,  è in assoluto il colore prediletto da ambo i sessi, che come sappiamo hanno statisticamente gusti diversi. Possiamo pensare al blu come ad un colore superpartes. Generalmente chi ama questo colore, è attratto dalla sua capacità di rilassare e trovare equilibrio.  Gli amanti del blu, non sono molto impulsivi, ma al contrario prediligono un comportamento calibrato e riflessivo. Tendenzialmente sono in contrapposizione con le persone istintive, coloro che ade esempio sono amanti del rosso,  che potrebbero essere troppo focosi, irascibili, vivaci, litigiosi e che potrebbero turbare il loro equilibrio.

Elisa Sergi bluI blu addicted sono persone pacifiche che cercano di scansare i conflitti, ricercando pace e armonia. Amano dedicarsi alla meditazione e alla profonda introspezione di sé, sono persone profonde, serene, e tendenzialmente equilibrate, fuggono dal tran tran e dal frastuono della vita frenetica. Onesti, tendenzialmente fedeli, empatici e sensibili all’umore altrui. Nostalgici, amano la compagnia di persone non combattive.

Sono persone tendenzialmente educate, gentili, dolci, romantiche, semplici e sensibili. Sono amanti della natura e quindi degli animali ma anche dei bambini. Sono persone genuine, che amano dedicarsi agli altri, sono cordiali, molto riflessivi, a volte anche introversi e attratti dal misticismo e dai misteri. Un compagno fedele, comprensivo, tollerante, non geloso, sia in amicizia sia in amore, dedito soprattutto ad attività intellettuali.

Coloro che amano il celeste, le tinte pastello tenderebbero all’ introversione e a una certa chiusura.

Viceversa solitamente chi non ama il blu, potrebbe essere una persona ansiosa, malinconica, con tratti depressivi. Questo colore indurrebbe e amplificherebbe, sensazioni che la persona avrebbe già dentro di sé.
In eccesso infatti, il blu potrebbe rendere passivi e inclini ad umore depresso.

BLU NEL MARKETING

Nella storia il blu ha significati diversi. Per gli Egizi era  il colore degli Dei, per i cinesi il colore legato all’immortalità e nella religione cattolica, è associato alla Madonna. In assoluto, insieme al rosso, è molto usato per fini di marketing. Il blu è un colore produttivo, non invasivo, che dona una sensazione di sicurezza e fiducia. E’ associato all’affidabilità, alla lealtà, all’armonia, alla fedeltà, alla simpatia, al soprannaturale, ma anche ai viaggi, perché ricorda il mare e gli orizzonti lontani, tipici delle destinazioni da sogno.

social
Pensiamo ai tanti loghi di colore blu. Questo colore è legato al simbolo della pace, pensiamo all’ONU e dall’UNESCO. Usato anche per svariate tematiche sociali, come il telefono azzurro, l’AIRC, la Fondazione Umberto Veronesi, tutti loghi che prediligono l’azzurro, il celeste o il blu.

Blu è anche il colore convenzionale del web, pensiamo anche al social network più usato al mondo, Facebook. Non solo, tale colore è usato anche nel mondo della finanza, poiché spesso associato all’intelligenza, alla precisione e all’affidabilità.

Tiffany ha creato, e poi brevettato, una sua tonalità di blu, mischiandolo con il verde, dando origine alla famosa tinta Blu Tiffany, famosa in tutto il mondo e legando indissolubilmente questo colore a tale marchio. 

Questo è un colore che placa la fame, perciò scansato per i loghi riguardanti alimenti o ristorazione.

E voi amate il blu? Con quale tonalità vi piace di più?
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➡    Cos' è lo stress?
➡    La natura dello stress
➡    Gli stressor
➡    Sintomi fisici
➡    Sintomi emotivi 
➡    Sintomi cognitivi
➡    Sintomi comportamentali

Cos’è lo stress

Con il termine stress indichiamo la nostra personale risposta psicofisica ad input emotivi, cognitivi o sociali, percepiti come eccessivi.Elisa Sergi coronavirus

In questo periodo di pandemia da Covid-19, siamo tutti sottoposti ad un carico stressogeno molto elevato. Per questa ragione ho scritto precedentemente un articolo che vi invito a leggere su come affrontare questo delicato momento: Leggi qui 

VADEMECUM PSICOLOGICO PER AFFRONTARE L’EMERGENZA DA CORONAVIRUS

Nel 1936 Hans Selye definì lo stress“risposta aspecifica dell’organismo” che si suddivide in 3 fasi specifiche ben distinte.

1 – Fase di allarme, un segnale che manifesta che gli stimoli sono eccessivi per la propria portata.
2 – Fase di resistenza, il momento nel quale si cerca di resistere a questi input eccessivi.
3 – Fase di esaurimento, questo è l’ultimo step nel quale possono iniziare a comparire sintomi fisici, cognitivi vede emotivi.

A seconda della durata l’evento stressante può essere sia acuto che cronico. In presenza di stress momentaneo e delimitato si parla di stress acuto, viceversa quando lo stress si prolunga nel tempo siao in presenza di stress cronico.

La natura dello stress

Elisa Sergi stress mentaleLo stress cronico può essere anche intermittente, nel senso che si presenta ad intervalli regolari nel corso del tempo. Invece lo stress cronico propriamente detto si manifesta per un lungo periodo di tempo. Lo stress cronico diventa invalidante poiché diventa un vero e proprio ostacolo al al perseguimento degli obiettivi individuali.

La durata non è l’unico fattore da tenere in considerazione, importante è capire la qualità dello stressor, ovvero dell’evento stressogeno. Gli stressor si dividono così in Eustress: stressor positivi, in gradi di eccitare e attivare l’organismo e Distress, stress negativi e nocivi per il nostro corpo, portando anche ad un abbassamento delle nostre difese immunitarie.

Gli stressor

Elisa Sergi coronavirus

Gli stressor possono essere:

  • eventi di vita, che siano piacevoli o spiacevoli ( matrimonio, nascita di un figlio, morte di una persona cara, divorzio, pensionamento, problemi sessuali)
  • cause fisiche, come la temperatura climatica, caldo estremo o freddo, abuso di sostanze come droghe fumo e/o alcol, gravi impedimenti fisici
  • il contesto di vita in cui una persona è calata, mancanze economiche ad ampio raggio, povertà, ambienti inquinanti da ogni punto di vista
  • malattie, sia lievi che gravi, calo delle difese immunitarie, comparsa di nuovi sintomi negativi, come quelli emotivi e cognitivi
  • Fenomeni straordinari, improvvisi e estremi come cataclismi. Sconvolgimento dovuto a cause naturali (terremoti, eruzioni vulcaniche, inondazioni, maremoti)

Sintomi dello stress

I sintomi dello stress sono emotivi, cognitivi, comportamentali e fisici

Sintomi emotivi

  • Ansia in ogni sua sfaccettatura
  • Sentimenti di rabbia, ira, irrequietezza
  • nervosismo
  • Senso di oppressione
  • Pianto
  • Agitazione
  • Senso di impotenza
  • Tristezza e malinconia
  • Depressione
  • Solitudine
  • Tensione
  • Apatia e abulia
  • E molto altro ancora a seconda della personalità dell’individuo

Sintomi cognitivi

  • Continue preoccupazioni
  • Rimuginazioni
  • Pensare alla fuga
  • Dimenticanze e problemi di memoria
  • Distrazione
  • Mancanza di lucidità
  • Difficoltà nel prendere le decisioni
  • Perdita di creatività
  • Perdita dell’umorismo
  • E molto altro ancora

Sintomi comportamentali

  • Bruxismo
  • Incocludenza
  • Prepotenza
  • Aumento dell’uso di sostanze
  • Aumento dell’alimentazione
  • Giudizi e critiche altrui
  • E molto altro ancora

Sintomi fisici

  • Problemi al cuore come tachicardia, extrasistole
  • Problemi di stomaco
  • Problemi alla schiena
  • Problemi alla testa come cefalee
  • Problemi sessuali
  • Vertigini
  • Intensa sudorazione
  • Irrequietezza e agitazione
  • Stanchezza
  • Disturbi del sonno
  • Perdita di appettito
  • Tinnitus
  • E molto altro ancora

Le psicopatologie associate allo stress possono essere:

  1. Disturbo post traumatico da stress.
  2. Tutti i disturbi d’ansia.
  3. disturbi dell’umore, depressione, disturbo bipolare.
  4. Disturbi psicosomatici come as esempio: asma bronchiale, ipertensione arteriosa, colite, eczema cutaneo, alopecia psicogena, ulcera gastro-duodenale.
  5. Disturbi dell’alimentazione.
  6. Disturbi sessuali.

Terapie

Le cure  possono essere diverse a seconda del paradigma che si sceglie.
Buona risposta hanno dato le tecniche di rilassamento come Yoga, meditazione, mindfulness.

Queste tecniche di meditazione e rilassamento, mirano a controllare lo stress, gestendo le diverse riposte psicofisiologiche.

Ho scritto un articolo sulla differenza tra psicosi e nevrosi, relativa al coronavirus: leggi qui

CORONAVIRUS, PSICOSI O NEVROSI?